Ultimo saluto stamattina questo martedì (27) alle ore 11 preso la Chiesa parrochiale di S. Bona, per Giulio Marittimi, 86 anni, che ci ha prematuramente lasciato per cause naturali.
Trevigiano doc, diploma di ragioniere che al tempo non era poco, si è trasferito da giovane nel vicentino a cercalla ed effettivamente ha fatto fortuna e ci ha vissuto perfettamente a Suo agio, integrato ai vertici della Vicenza bene fino a circa una trentina di anni fa, quando ha dovuto ricominciare da zero e, per nulla intimorito, è ritornato a Treviso. In questi anni ha distribuito a chiunque lo abbia conosciuto il meglio della Sua esperienza di sportivo, uomo, manager e ricevendo da chiunque lo avesse conosciuto (parecchi anche i grandi imprenditori trevigiani) il rispetto e la considerazione che spetta ad un grande pari.
Appassionato di golf, grazie alla Sua intraprendenza e all’indiscutibile classe ha trovato degno spazio all’Asolo Golf Club di Asolo e, professionalmente, si è saputo rilanciare nel mondo del caffè distribuito automaticamente nei luoghi di lavoro. Anche quì, giusto per dare risalto alle Sue capacità e generosità di uomo, i suoi amici imprenditori non hanno mancato di fare a gara per averlo come fornitore.
Il golf era disciplina che praticava da decenni e, all’Asolo Golf Club era persona di relazioni eserne ma era anche responsabile della categoria Senior; le sue qualità imprenditoriali e la sua classe hanno fatto si che in questi ultimi anni sia diventato anche dirigente di Atlantis, una delle società satellite per il recupero dei giovani diversamente abili, dell’Arep di Villorba.
Un grande e al tempo stesso discteto Uomo con il quale era un piacere condividere il proprio tempo, che vale la pena di ricordare con le parole del figlio Antonio: “persona forte, determinata, allegra e solare, tutte caratteristiche che fortunatamente mi hai lasciato. Anche se in questi anni abbiamo avuto MOLTI battibecchi, per me sei sempre stato e sempre resterai un punto di riferimento importante, una spalla su cui contare per raggiungere tutti i miei obiettivi. Il tuo ricordo resterà indelebile nella memoria di tutti, soprattutto mia e della mamma, che ti abbiamo accompagnato nella tua ultima avventura. Sono sicuro che mi guarderai dall’alto e che ti renderò orgoglioso ogni giorno di più. Spero che condividerai quello che ti sto scrivendo, e che tu abbia capito quanto bene ti ho voluto. Ti porterò sempre nel mio cuore e con me in ogni mio viaggio, anche se, diciamocelo, te ne sei andato un po’ troppo presto.”.