L’esito emerso dall’analisi dei dati sulla delittuosità condotta in seno al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica che si è tenuto in Prefettura del capoluogo della Marca, convocato a seguito di alcuni gravi – ma fortunatamente isolati – episodi che si sono registrati nel territorio provinciale.
L’incontro è stato presieduto da S. E. il Prefetto dott. Angelo Sidoti e ne hanno preso parte i Sindaci di Treviso e Oderzo, i rappresentanti dei Comuni di Montebelluna, Mogliano Veneto, Conegliano, Vittorio Veneto assieme i vertici provinciali delle Forze dell’Ordine.
Il quadro emerso, relativo ai primi otto mesi dell’anno, delinea una sostanziale invarianza del numero complessivo dei delitti commessi in provincia nel 2022 e nel corrispondente periodo del 2021, anno nei cui primi mesi erano tuttavia ancora in vigore alcune restrizioni legate alla pandemia da COVID – 19.
La situazione registrata è confortata da una significativa diminuzione del numero di delitti commessi nei primi otto mesi del 2022, rispetto al corrispondente periodo del 2019, prima della pandemia Covid.
Per quel che concerne i reati a maggiore impatto sociale, anche qui si registra un significativo calo nel numero di furti in abitazione e nelle truffe.
Al tempo stesso è emerso come particolarmente efficace sia stata l’azione di presidio al territorio messa a segno dalle Forze di Polizia, tenuto conto dell’elevata percentuale di delitti commessi con presunti autori già individuati, in generale, pari al 20% del totale, e di oltre il 40% nei reati che più destano allarme come le rapine ed i furti con strappo.
“La tendenza dei primi otto mesi dell’anno – ha sottolineato S. E. il Prefetto – conferma che la provincia di Treviso è una tra le più sicure d’Italia.
Il raggiungimento di questo livello di sicurezza è strettamente legato al quotidiano lavoro delle Forze dell’Ordine, che ringrazio, e alla stretta sinergia con i Comuni trevigiani che, negli anni, si sono dotati di moderni impianti di videosorveglianza, rivelatisi fondamentali tanto per la prevenzione che per l’individuazione degli autori di reati.
Nel futuro proseguiremo nel solco già tracciato, rafforzando ulteriormente tutte le iniziative utili a far sentire protetta la cittadinanza”.