Alle ore 22.00 di mercoledì sono giunte all’emergenza 113 un paio di segnalazioni su una rissa che ha visto coinvolte circa una ventina di persone che a Treviso, in località Fiera si sono affrontate a colpi di spranga e coltelli; le volanti della Questura, immediatamente giunte sul posto, hanno dovuto prendere atto di un uomo disteso a terra che sul corpo aveva diversi colpi da arma da taglio, del quale, dopo l’intervento del 118, è stato constatato il decesso. Sul posto sono prontamente intervenute anche alcune pattuglie dell’Arma dei Carabinieri e anche i Vigili del Fuoco.
Subito, data la gravità del fatto, è giunto sul luogo anche il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Treviso che immediatamente ha assunto la direzione delle indagini.
Dopo un paio d’ore circa gli inquirenti sono riusciti ad identificare il cadavere, si tratta d un uomo di origine kosovara classe 1970, residente nel Comune di Treviso.
La Squadra Mobile immediatamente aveva già intrapreso un’incalzante attività investigativa, estesa a tutta la provincia di Treviso, azione che in poco tempo ha consentito di individuare alcuni dei soggetti coinvolti nella rissa nonché i due presunti autori dell’omicidio.
Da una prima ricostruzione gli investigatori hanno accertato che alcuni uomini, prevalentemente di origine Kosovara, si erano dati appuntamento nei pressi di un noto bar nel luogo del fatto per discutere di un presunto debito contratto per ragioni di lavoro da uno di loro e non saldato.
All’appuntamento, i soggetti coinvolti si sono presentati armati di coltelli e spranghe e si sono affrontati, accanendosi in particolare nei confronti dell’uomo poi rimasto ucciso.
Come deyyo gli operatori della Squadra Mobile, con l’ausilio delle Volanti della Questura di Treviso, sono riusciti in pochissimo tempo ad individuare i due presunti autori dell’efferato delitto, un cinquantenne e un trentenne entrambi di origine kosovara, che sono stati subito bloccati, rispettivamente nel Comune di Oderzo e di Treviso e tratti in arresto per omicidio; le indagini per identificare tutti i partecipanti della rissa e approfondire gli altri aspetti dell’evento criminoso stanno proseguendo senza soluzione di continuità.
Sull’episodio è intervenuto anche il presidente del Veneto Luca Zaia. “Ciò che è accaduto è inaccettabile ed è purtroppo un gran brutto segnale che fa temere si tratti della punta di un iceberg. Un segnale di grave malessere al quale i nostri territori non sono abituati e che è sempre più diffuso. Una situazione che si affronta solo con soluzioni improntate alla chiarezza, alla prevenzione, alla repressione dei reati, e alla loro punizione, che deve essere esemplare e scontata fino alla fine”, il commento del Presidente della Regione Veneto.
In seguito a questo delittuoso, grave evento e sulla scorta di precedenti controlli della Questura, pronto anche il deciso intervento del Questore di Treviso Dott. De Bernardin, che ha emanato il provvedimento di chiusura per una settimana dell’esercizio pubblico presso il quale si erano dati appuntamento gli attori delfattaccio, che come si è detto si trova in zona campo della Fiera, ove per altro in questo periodo si trova il tradizionale Luna Park per le Fiere di S. Luca.