Vivace l’attività che non manca della massima adesione da uomini e donne della Benemerita, impegnati nel fare il possibile non solo in caserma o di controlloe prevenzione sul territorio, ma anche favorendo incontri e conferenze per creare quel giusto rapporto con i cittadini di tutte le età ed informarli sull’impegno dei suoi militari nel far conoscere il senso di servizio a tutela globale della comunità, tutta e possibilmente coinvolgerla.
Infatti nella serata di martedì sera appena trascorsa presso l’auditorum Battistella-Moccia a Pieve di Soligo in provincia di Treviso, si è svolto il secondo incontro di Sorellanza – Storie di inclinazioni al Femminile, patrocinato dall’Assessorato alla Cultura e alle Pari Opportunità del Comune, nel quale è stato aperto un dialogo sull’universo femminile e sullo sport agonistico. Tra gli ospiti anche il Carabiniere Scelto Alessandra Prosdocimo, feltrina di nascita, 26 enne, in servizio presso la Stazione Carabinieri di Cison di Valmarino, ma già judoka del Gruppo Sportivo Carabinieri Sezione Judo di Roma. Nonostante la giovane età, il militare dell’Arma vanta una lunga carriera agonistica e diversi meriti sportivi, infatti è stata campione europeo juniores nel 2012 in Montenegro, ha poi proseguito come finalista nei giochi militari di Wuhan, Cina, nel 2019 e ancora finalista a Zagabria, in Croazia, nel 2021.
Nel corso della serata sono state discusse anche tematiche sulla preparazione atletica e tecnico-sportiva, sull’importanza degli studi scolastici e la promozione dell’antidoping nello sport.
Dedicato ad un pubblico più giovane, quello della scuola, l’incontro nella mattinata di questo mercoledì, presso la media “Giorgione” di Castelfranco Veneto, a cura del Comandante della locale Compagnia Carabinieri, Maggiore Enrico Zampolli, che ha incontrato gli alunni e gli insegnanti delle 7 classi terze dell’istituto.
Con gli oltre 130 studenti presenti, molto attenti agli argomenti proposti, sono state trattate tematiche di attuale interesse giovanile, quali bullismo e cyberbullismo.
L’Ufficiale dell’Arma ha evidenziato sia le conseguenze di legge che sovente vengono sottovalutate dai giovanissimi responsabili di atti vessatori ai danni di coetanei, sia I risvolti negativi sul piano psicologico provocati alle vittime di condotte prevaricatorie e moleste.
Nel corso dell’intervento, infatti, sono stati citati numerosi casi affrontati recentemente dai Carabinieri nell’area della Castellana, mentre i ragazzi sono stati invitati a rappresentare i propri disagi, nella consapevolezza di cercare assieme le soluzioni ai loro problemi. L’iniziativa si colloca nell’ambito della diffusione della cultura della legalità da parte dell’Arma dei Carabinieri, già realizzata nelle scuole e che proseguirà, anche nei prossimi mesi, in altri istituti scolastici.