La cerimonia inaugurale, ieri sera, in piazza del Popolo a Vittorio Veneto. Questa mattina, convegno sul “Turismo enogastronomico ai tempi del metaverso”.
Presentato il focus aggiornato sui trend e sulle preferenze del turista straniero in Italia.
Piazza del Popolo gremita, martedì sera, per la cerimonia di inaugurazione della “Gara Nazionale degli Istituti Alberghieri”. Alla presenza della capo ispettrice del Ministero dell’Istruzione e del Merito, Giorda Flaminia, della direttrice dell’Ufficio Scolastico Territoriale, Barbara Sardella e dell’assessore regionale al Turismo, Federico Caner, si è dato il via alla tre giorni dedicata alla importante competizione, che ha richiamato a Vittorio Veneto allievi, docenti e dirigenti di venticinque scuole provenienti da tutta Italia. Una gara che decreterà il miglior Istituto Alberghiero del Belpaese – il “Beltrame” è il campione in carica.
Sul palco delle autorità pure la dirigente dell’IPSSEOA “A. Beltrame”, Letizia Cavallini, il sindaco di Vittorio Veneto, Antonio Miatto, la presidente dell’Associazione Colline UNESCO, Marina Montedoro, la presidente dell’Accademia dello Spiedo, Noemi Lorenzon, e Paolo Caratossidis, patron del Food Truk delle Eccellenze Venete. Al pubblico – almeno 400 persone – è stato offerto un piacevole viaggio gastronomico tra i piatti della cucina tradizionale locale e attraverso i prodotti peculiari dell’Alta Marca.
Nella mattinata di mercoledì, al Teatro Da Ponte, il convegno sul tema “Turismo enogastronomico di qualità ai tempi del metaverso”, al quale hanno preso parte in qualità di relatori:Roberta Garibaldi, docente di Tourism Management all’Università di Bergamo, Antonio Montanari, architetto e docente universitario di Scienze Gastronomiche, Marta Cotarella, direttrice dell’Accademia di Alta Formazione in Sala e Accoglienza “Intrecci”, Anna Maria Pellegrino, gastronoma, blogger, presidente e fondatrice AIFB, Associazione Italiana Food Blogger, e Gualtiero Carraro, imprenditore digitale.
Roberta Garibaldi, che da anni si dedica alla valorizzazione del turismo enogastronomico fotografandone lo stato di salute e pubblicandone il rapporto annuale, ha presentato il focus aggiornato su trend e tendenze: “Parliamo di un segmento in forte ascesa, uno dei più dinamici del Paese – ha detto -, grazie soprattutto all’unicità della nostra terra. Il cibo resta l’attività preferita dal turista. Al primo posto, nella classifica del gradimento, mangiare nel ristorante caratteristico della zona; seguono, i locali storici, i food truk (una delle parole più utilizzate nei motori di ricerca dal turista straniero), e le cantine. Stando ad una recente ricerca internazionale l’Italia resta il luogo di vacanza preferito e la Toscana la regione più brandizzata. È sempre più importante la sostenibilità, non solo quella ambientale, ma anche sociale. Il turista straniero infine conferma di preferire le attività all’aria aperta, dai trekking in ambiente rurale alle cene in vigneto, fino ai percorsi antistress e relativi alla salubrità della dieta mediterranea”.
Anna Maria Pellegrino (tra l’altro curatrice della rubrica EcoCucina per la trasmissione Rai Geo&Geo) è intervenuta sul valore culturale, sociologico, antropologico ed economico della cucina e del cibo, ripercorrendo a ritroso la storia della pasta, mentre Gualtiero Carraro, ha relazionato sulle implicazioni e sugli utilizzi del metaverso, con particolare riferimento al settore del turismo e al mondo della scuola: “La realtà aumentata – ha esordito – non sostituirà il viaggio reale, semmai promuoverà mete diverse e proporrà nuove esperienze. Nella scuola il metaverso potrà aiutare gli allievi immergendoli in situazioni professionali nuove, simulando gli ambienti di lavoro. Un modo utile di imparare, restando in ambienti protetti. Antonio Montanari, ha passato in rassegna le buone pratiche per condurre un’impresa di ristorazione e gestire un’impresa: “Bisogna saper progettare – ha affermato – in modo interdisciplinare. Una azienda di successo ha bisogno di un progetto equilibrato che prenda in considerazione gli impianti, la manutenzione, i costi e i fornitori”. L’intervento di Marta Cotarella è ruotato intorno al concetto di qualità, in particolare nel settore dell’accoglienza: “L’Accademia, che ho fondato con le mie sorelle – ha spiegato – mira ad una formazione di alto livello. Capire l’anima di un piatto, significa saperlo raccontare, partendo dal territorio, passando per gli ingredienti e terminando con la filosofia ristorativa che caratterizza il locale”. Le conclusioni del convegno, condotto e coordinato dalla giornalista e docente di tecniche di comunicazione multimediale Adriana Rasera, sono state affidate a Giorda Flaminia, coordinatrice nazionale della segreteria tecnica del corpo ispettivo del MIM, la quale, rivolgendosi direttamente ai numerosi studenti presenti in sala, li ha esortati a impegnarsi a fondo nell’apprendimento di conoscenze diverse per ampliare il più possibile il proprio bagaglio culturale, requisito fondamentale per poter competere: “Dovete – ha concluso – saper mettere insieme una cultura di progetto”.
Nel pomeriggio hanno preso avvio le gare, che vedranno protagonisti gli allievi e le allieve del quarto anno. Il contest premia i migliori studenti italiani nei settori Enogastronomia, Sala/bar e vendita, Accoglienza turistica. Venerdì 12 maggio, serata di Gala e cerimonia di premiazione presso CastelBrando.