Si è chiuso domenica 30 giugno l’81° Open d’Italia disputato in Emilia-Romagna, ospite dell’Adriatic Golf Club di Cervia. Di grande qualità il Campo, importanti i giocatori. Tra gli stranieri in pole position lo statunitense Patrick Reed e l’inglese Danny Willett, entrambi Masters Champions; lo spagnolo Adrian Otaegui, il giapponese Yuto Katsuragawa. Per l’Italia un team ben nutrito: Guido Migliozzi e Matteo Manassero, i due azzurri più in alto nella classifica, oltre a Edoardo Molinari, Andrea Pavan, Renato Paratore, Lorenzo Scalise, Francesco Laporta,  Filippo Celli, Jacopo Vecchi Fossa, Stefano Mazzoli, Gregorio De Leo, Aron Zemmer, e due dilettanti, che hanno avuto l’opportunità di una preziosa esperienza. Presente al suo terzo Open il golfista paralimpico Tommaso Perrino, che già aveva partecipato nel 2020 e nel 2021.

La competizione ha avuto il prologo con la Rolex Pro-Am, nella partecipazione di 24 squadre composte da un pro e da tre dilettanti. Si è giocato con la formula “Tour Scramble – net aggregate team score in relation to par” and “Use your pro”, per la classifica sono stati conteggiati solamente birdie, eagle e se ci fossero stati, anche gli albatross. La Rolex Pro-Am è stata vinta con “meno 18” dalla squadra guidata dall’inglese Dan Bradbury, poi sostituito per indisposizione dal connazionale Matthew Southgate.

L’evento, con ingresso gratuito, ha avuto doppia copertura televisiva con Sky Sport Golf e Rai Sport, ed è stato anche ricco di manifestazioni collaterali, che hanno coinvolto il pubblico.

Già al primo giro l’Italia è stata protagonista: Andrea Pavan si è piazzato  al comando con 64 (-7) colpi, alla pari con il danese Sebastian Friedrichsen e lo statunitense Gunner Wiebe. Matteo Manassero, è 20° con 68 (-3), dimostrando la sua autorevolezza. Edoardo Molinari e Aron Zemmer, 31.i con 69 (-2). Il vicentino Guido Migliozzi, che sarà con Manassero a difendere i colori azzurri alle prossime Olimpiadi di Parigi, ha pagato a caro prezzo i due bogey subiti nelle prime buche.

Nel secondo round lo statunitense Gunner Wiebe rimane da solo al comando con 133 (-9), precede di misura il tedesco Yannik De Bruyn, secondo con 134 (-8). Un buon recupero riesce all’azzurro Edoardo Molinari, che raggiunge Andrea Pavan, non più leader, al nono posto per un giro in cui deve conteggiare due bogey. Manassero, piuttosto altalenante, ha concluso in Par.

Il taglio ha fatto un po’ di pulizia, tutto sommato non male per gli azzurri, ne rimangono in gara nove, tra i 68 concorrenti che hanno superato il taglio per essere rimasti sotto il 141 (-1) programmato.

Nella terza giornata si porta al comando il francese Antoine Rozner, che con uno spettacolare (-9) vola in testa alla classifica, ma deve sostare alcune ore in club house per attendere il fine partita.  La conclusione lo trova dover dividere la posizione con altri tre: il pro indiano  Shubhankar Sharma, il tedesco Marcel Siem e il danese Sebastian Friedrichsen, che lo hanno raggiunto tutti per un birdie sull’ultima buca. Exploit dell’azzurro De Leo, che conquista il quinto posto in compagnia dello spagnolo Adrian Otaegui, lo svizzero Joel Girrbach, e l’inglese Andrew Wilson. Alla pari con Pavan è lo statunitense Gunner Wiebe, in vetta dopo due turni. Solo 43° con 210 (-3) il pronosticato, l’americano Patrick Reed. Al quinto posto l’azzurro De Leo, con lo spagnolo Adrian Otaegui, lo svizzero Joel Girrbach, e l’inglese Andrew Wilson. Alla pari con Pavan lo statunitense Gunner Wiebe, in vetta dopo due turni. Solo 43° con 210 (-3) il pronosticato, l’americano Patrick Reed.

E siamo al giro finale; alla disputa del quarto giro sono due gli azzurri in top ten, a confrontarsi per il titolo dell’81° Open d’Italia: Gregorio De Leo, al sesto posto con 205 (-8), e Andrea Pavan, al nono con 206 (-7). Non era andato bene neanche Guido Migliozzi, vincitore domenica scorsa del KLM Open, seppur che avesse goduto di un caddie speciale: Borja Valero, ex centrocampista dell’Inter e della Fiorentina. Oggi le partenze sono scaglionate, tutti dalla uno, Manassero parte alle 10.55, insieme al sudafricano  Pieter Moolman, entrambi con (-5).

il round di chiusura riserva un finale suggestivo, travolgente: a vincere è Il tedesco Marcel Siem, 43enne di Mettman, che supera al playoff l’irlandese Tom McKibbin, che a una buca dal termine era avanti di uno. Un lungo putt per il birdie è servito a Siem per accostare il nordirlandese. Nel Playoff combattuto tra loro due, un altro birdie alla prima buca supplementare ha dato definitivamente ragione al tedesco. Per la prestazione, McKibbin ha ottenuto un posto nel field del prossimo The Open (18-21 luglio in Scozia). Marcel Siem, cinque titoli sul tour e una World Cup, ha intascato 552.500 dollari su un montepremi è di 3.250.000. Quello scozzese viene chiamato The Open. perché è l’Open di Golf più importante al mondo.

Gli azzurri hanno giocato con destrezza, quattro di loro hanno chiuso tra i primi dieci. Il più forte è stato Andrea Pavan, 35enne romano, quinto. Matteo Manassero, 20esima piazza con (-3), ci ha confermato il suo buon momento. Con lui, Filippo Celli e Gregorio De Leo hanno condiviso la decima postazione. Dopo essere stato leader nel primo giro, e il disagio dei due bogey subiti al secondo round, Andrea Pavan ha realizzato sette birdie senza bogey, è riuscito a mantenere salda la sua posizioni nell’intera gara e dopo la conclusione è l’azzurro più raggiante.

Massiccio il numero degli spettatori. In 4.000 hanno seguito i giocatori nella prima giornata, poi sempre più, fino ai quasi cinquemila della domenica.                              Paolo Pila