A PADERNO DI PONZANO VENETO

Era una serata brutta, piovosa, la strada tanto trafficata, insomma ci voleva coraggio per andarci. Tuttavia, attratto dallo spettacolo, ci sono andato. Ma ecco, arrivato davanti alla villa, il piacere della vista del bell’edificio, e torna il sereno in testa. Varcata poi la soglia, è tutto bello.  Ci accoglie una saletta affrescata di giuste dimensioni, raramente usata come dice il sindaco. Si ha l’impressione che sia stata fatta apposta per la musica da camera. Gli spettatori pian piano la riempiono, i musicisti ancora non sono entrati, si ha quindi il tempo di apprezzarla quella saletta.

I musicisti, quartetto d’archi “Arcangelo” entrano, il loro ingresso propone al pubblico l’applauso.

Veneziani, già formati al Conservatorio “Benedetto Marcello”, gli strumentisti sono una formazione di pregio, che collabora con il teatro “la Fenice” e con la “Filarmonia Veneta”. Hanno tenuto apprezzati concerti non solo in Europa, ma in America, in Asia, in molti teatri. Di particolare successo al “Royal Albert Hall” di Londra, al “Theatre du chatelet” di Parigi, al Konzerthaus di Berlino, e in molti altri teatri nel mondo. Ho seguito con attenzione l’impegno di ognuno di loro, tutti molto bravi.

Luca Mares era il primo violino, Giorgio Baldan secondo violino,

Francesca Levorato la viola, e Alessandra Boldrin il violoncello.

Hanno magistralmente interpretato musiche di

Marco Uccellini, violinista e importante compositore di musica strumentale del ’600

Wolfgang Amadeus Mozart, compositore austriaco che viaggiò tanto in Italia

Johann Sebastian Bach, compositore e musicista tedesco del periodo barocco

Antonio Vivaldi, compositore e violinista italiano, il veneziano “Prete rosso”

Hanno interpretato questi grandi autori con totale professionalità. Ero seduto vicino al primo violino, ho più volte visto il suo volto teso e lucido per l’impegno. Gli applausi, appropriati, hanno dimostrato la personalità di un pubblico competente. 

Oltre che ai musicisti voglio fare i complimenti al Sindaco, per la signorile accoglienza.  

Paolo Pilla