Seguita con attenzione dall’associazione “il Giardino delle Arti”, il cui presidente Jader De Longhi già instancabile collaboratore di Gasper nonché sublime artista, è in atto a Treviso in quel tempio di cultura che è Casa Robegan, una mostra di rilevante spessore su tre branchie delle arti figurative,
PITTURA – SCULTURA – FOTOGRFIA.
In esposizione sono le opere di oltre cento artisti, provenienti dall’Italia e dall’estero. Lo spirito della manifestazione è di trasmettere lo stato d’animo di chi sta operando. Effettivamente nelle opere di questa rassegna traspare l’impegno dell’artista a far conoscere l’aspetto filosofico in esse contenuto. In alcuni lavori si legge con immediatezza la comunicazione di quanto è nel loro intimo.
Va ricordato che l’ambìto premio internazionale la “Grolla d’oro”, fortemente voluto nel lontano ‘61 da Giovanni Comisso in tandem con il pittore Luciano Gasper, segue le tappe della rassegna dal suo avvio. In alcuni anni non è stato possibile presentarla, tuttavia la mostra è giunta alla sua 45esima edizione.
In mostra c’era anche un quadro di Giovanni Comisso, ma ecco cosa mi racconta il direttore Massimo Zanta: <<Lo scrittore, è stato fotografato in camice da pittore con il pennello in mano, accanto al lavoro che aveva appena ultimato. Subito, però, ha voluto chiarire il suo pensiero: Attenzione cari pittori, state tranquilli , non vi porterò mai via il pane, il mio lavoro è scrivere’’>>.
In effetti l’opera lasciava un bel po’ desiderare!
Di spessore la giuria: Luciano Longo – pittore e scultore, Christian Mattarollo critico fotografico, e in cattedra l’antiquario Enrico Brunello, grande esperto d’arte, nonché perito del Tribunale.
Ho avuto l’opportunità di andarla a conoscere questa mostra, e ho potuto particolarmente apprezzarla, perché ammirata e criticata con il sacerdote del tempio, che di arte ne sa certamente molto più di me. Inaugurata domenica 27, la mostra chiuderà i battenti il prossimo 17, preceduta venerdì 15 alle 20.45, ancora a Cà Robegan, da un Recital di poesia, prosa e musica, condotto da Maurizio Termite Fernandez.
Complimenti Massimo per la rassegna, bellissimi dipinti, particolari le opere legate alla scultura,
anche la fotografia elaborata è vera espressione d’arte. Ho molto apprezzato l’esposizione, i premi più che meritati. Mi son soffermato a osservare il lavoro di Patrizia Feltrin, sulle note di quanto aleggia nel suo aspetto interiore: la filosofia nei bivacchi della vita!
A una serie di lievi lastre di marmo sono legate pietruzze a formare composizioni raffiguranti i vari stati d’animo che l’autrice aveva dentro di se in quel momento. Patrizia è anche poetessa, fa parte del Circolo “Amissi della poesia – El Sil” di Treviso. Ho guardato l’opera con entusiasmo, mi sembrava di aver tutto capito, ma ho desiderato sentire anche il parere del direttore:
<<Idealmente l’artista ha rappresentato “il treno che raccoglie i sogni della vita”, che ovviamente non corre su binari terreni, ma a livello elevato, in cielo, sopra le nuvole. Patrizia ha colpito anche questa volta nel centro, come spesso fa con il suo arco>>.
Avevo inteso bene! E per il resto della mostra Massimo?
<<permettimi intanto di complimentarmi con i vincitori:
Pittura – Primo classificato Zhaohui Wang; secondo Reinhold Balthasar, terzo Alfio Bichi
Fotografia – Primo Maurizio Rossi; secondo Annalisa Scarpa; terzo Giovanni Durigon
Scultura – Primo Simon del Grillo; secondo Laura Pellizzari; terzo Nuno Nascimento>>.
Oltre al premio, i vincitori potranno indire una loro esposizione in galleria “Spazio 5” di Treviso e nel Centro Culturale “Cà Lozio” a Piavon di Oderzo.
Con grande orgoglio degli organizzatori, la grolla d’oro di pittura è volata in questi giorni a Shangai, questo è l’olio che ha vinto il primo premio di pittura:
<<Devo dire ancora che a me è piaciuta molto l’opera di Balthasar, (continua il direttore) non solo per l’esecuzione tecnica, ma soprattutto per il messaggio che voleva trasmetterci: vivere in armonia con la natura, con la famiglia, con la società>>.
L’associazione del premio “Grolla d’Oro” ha inteso inoltre conferire premi speciali,
“Fontana delle tette d’Oro” a:
-Jean Pierre Velo (Brasile) per la ricorrenza dei 150 anni dell’emigrazione veneta in Brasile
-Andrea Passerini alla carriera giornalistica
-Giorgio Celiberti alla carriera artistica
-Adriano Favaro, inventore del FAST, per la carriera fotografica
-Lina Sari alla carriera di pittura
-Leonardo Maniscalchi fotografo delle copertine dei maggiori settimanali
-Federico Burbello per la creatività architettonica
-Elena Vanin e Damiano Fiorentin disegno stereo, (a quattro mani)
-Maurizio Termite Fernandez voce narrante
-Santiago Rincon (Colombia) l’artista più giovane.