La “Tenuta Torre di Zecchei” di Valdobbiadene ospita una nuova installazione artistica firmata da Valentino Moro. L’opera, una struttura in ferro e pietra, è stata pensata come simbolo di apertura verso le Colline del Prosecco, riconosciute patrimonio UNESCO.

“Quando lavoro per un’azienda cerco di sintetizzare il suo spirito nella mia opera. La torre è storicamente una costruzione da avvistamento…questa si presenta invece come una porta; un’apertura, non solo ideale, sulle colline del Prosecco,” ha spiegato l’artista, raccontando il significato del suo progetto.

Un’opera che dialoga con il territorio

Posizionata all’incrocio tra via Ponte Vecchio e via Erizzo, nei pressi del Ponte di Vidor, l’opera si inserisce armoniosamente nello scenario delle Colline del Prosecco e del Monte Cesen. La struttura si compone di due alte lastre di ferro intersecate alla sommità in una merlatura che richiama le fortificazioni medievali.

Dalla base di una delle lastre si sviluppa una vite stilizzata, il cui tralcio culmina in un grappolo d’uva. Una roccia posta accanto simboleggia la forza e la tenacia che caratterizzano il lavoro agricolo della zona.

Tradizione e accoglienza

L’opera celebra la recente trasformazione della tenuta, che ha inaugurato un Wine Experience e il B&B Casa de Eli. Entrambi i progetti nascono da una ristrutturazione attenta a preservare le tradizioni locali e a creare spazi accoglienti per turisti e appassionati di vino.

“La famiglia Spagnol ha ristrutturato un vecchio edificio rurale nel rispetto della tradizione, trasformandolo in un luogo accogliente per turisti e winelovers. Ho pensato a un’opera di forte impatto visivo e comunicativo, capace di interpretare il valore dell’ospitalità e di evocare la qualità dell’esperienza degustativa,” ha dichiarato Moro.

L’installazione si pone come un omaggio al legame tra territorio, viticoltura e ospitalità, rendendosi punto di riferimento per visitatori e amanti delle eccellenze locali.