22 febbraio

Rassegna di musica, teatro, danza, incontri

Con un viaggio tra parole e musica, tra ombra e splendore, prosegue sabato 22
febbraio alle ore 18 nella Chiesa di San Teonisto, Treviso, la rassegna
Landscapes, il ricco calendario di eventi di musica, teatro, danza e incontri
organizzato dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche e dall’associazione
almamusica433, con la direzione artistica di Stefano Trevisi.


In programma Uno strato di buio uno di luce, reading con la poetessa Patrizia
Valduga e il musicista Daniele Di Bonaventura.
La voce intensa di Valduga darà corpo ai versi di Donna di dolori (Einaudi), in un
dialogo profondo con le suggestioni musicali del bandoneon di Daniele Di
Bonaventura. Un incontro tra improvvisazione e lirismo, tra poesia e suono, antico
e moderno, che attraversa i contrasti dell’animo umano.
«Frutto di un reading tenutosi nel luglio 2013 a Mirano (Venezia), l’incontro fra la
poetessa Patrizia Valduga e il musicista Daniele Di Bonaventura è di quelli capaci
di rimanere anche dopo molti anni nella memoria di chi ha avuto la fortuna di
assistervi. Il ricordo di quella magica serata veniva in noi anno dopo anno


rafforzato dall’ascolto della registrazione che l’aveva immortalata. A un decennio di
distanza, dopo aver ottenuto l’approvazione di Einaudi e dei suoi due interpreti,
abbiamo quindi deciso di pubblicarla nel nostro catalogo Gutenberg Music»,
racconta Claudio Donà dell’associazione Caligola, «affiancando all’album – cui
abbiamo dato lo stesso titolo del reading del 2013, Uno strato di buio uno di luce –
il testo integrale recitato dalla Valduga. L’uscita del disco (ottobre 2023) e i
consensi che ha subito riscosso, ci hanno convinti, se mai ce ne fosse stato
bisogno, dell’assoluto valore di un’operazione che poteva (e doveva) esser ancora
riproposta. Il reading – andato in scena in anteprima il 24 ottobre 2023 all’Istituto
culturale italiano di Parigi – è così diventato uno spettacolo di parole e musica.


Ascoltare Valduga recitare Valduga – accompagnata dal raffinato bandoneon di Di
Bonaventura, che con questo strumento ha davvero pochi rivali, non solo in Italia –
assume un valore e un significato del tutto speciali. Ma non dobbiamo per questo
dimenticare che Donna di dolori, da cui questo reading è stato tratto, è uno dei due
unici monologhi teatrali scritti da Patrizia Valduga, già messo in scena dallo Stabile
di Torino con la regia di Luca Ronconi, e che ha fatto vincere nel 1992 alla sua
interprete, l’attrice Franca Nuti, il prestigioso premio Eleonora Duse».
Presenza poetica di assoluto rilievo nel panorama letterario contemporaneo,
Patrizia Valduga ha fatto propria la crisi del linguaggio poetico moderno e ha
perseguito, con esiti sorprendenti, la ricerca di un’espressione in cui l’antico e il
moderno, l’aulico e il quotidiano, il sublime e il volgare si coniugano e si
contaminano. Daniele Di Bonaventura, pianista di formazione classica e virtuoso
del bandoneon, – con cui accompagna da anni Paolo Fresu –, convertitosi alla causa della musica improvvisata, forte di analoghe esperienze avute con David
Riondino, Alessandro Haber e Lella Costa, ha accettato la sfida, arricchendo con
discrezione e gusto sopraffino la poesia della Valduga, che non cerca mediazioni e
arriva direttamente al cuore.

Dopo il concerto Forqueray Unchained, Il romanzo della Bibbia e Uno strato di buio
uno di luce, la stagione proseguirà con due talk che porteranno l’attenzione su
questioni cruciali quali il paesaggio come patrimonio culturale, sociale e ambientale
da preservare e valorizzare, e che coinvolgeranno la climatologa Elisa Palazzi con
il divulgatore Federico Taddia (sabato 15 marzo), e Andrea Rinaldo, vincitore
dello Stockholm Water Prize, conosciuto come il Nobel per l’acqua, in dialogo con
il giornalista Edoardo Vigna (venerdì 4 aprile).
Spazio poi alla musica del nostro tempo con le opere per violino e pianoforte
selezionate dal catalogo MEP – Music Ensemble Publishing (sabato 17


maggio), ed eseguite da Giada Visentin e Luca Chiandotto; e alla forza
drammatica dei Quartetti di Šostakovič con il Noûs Quartet che ha da poco
concluso l’incisione dell’integrale dei quartetti per la Brilliant Classics (sabato 24
maggio).


La stagione si concluderà con lo spettacolo di teatro e danza Il respiro delle acque
di Laura Boato (sabato 21 giugno).


La sezione dedicata alle famiglie, novità di questa stagione, porterà nella chiesa
di San Teonisto, dopo il teatro disegnato di Gek Tessaro, due appuntamenti
musicali: la favola per musica di Prokof ‘ev, Pierino e il Lupo, narrata dalla voce
dell’attore Vasco Mirandola e diretta da Elisabetta Maschio alla guida
dell’Orchestra LaRé (domenica 2 marzo); e lo spettacolo musicale Monsieur
René– Gardien de notes, con la voce e i testi di Elisabetta Garilli e il Quintetto di
fiati del Conservatorio Steffani di Castelfranco Veneto, che offrirà a tutti
l’occasione di ripercorrere la narrazione di un paesaggio sonoro vivo e ispirativo
(domenica 23 marzo).

Biglietti
Sabato 22 febbraio ore 18, Chiesa di San Teonisto, Treviso
Uno strato di buio uno di luce
Reading con Patrizia Valduga, voce recitante; Daniele Di Bonaventura, bandoneon
>ingresso intero 25 euro, ridotto 20 euro
Sabato 15 marzo ore 18, Chiesa di San Teonisto, Treviso
È ancora bello bello mondo? Il cambiamento climatico raccontato bene
Reading di e con Elisa Palazzi, climatologa, Federico Taddia, divulgatore
>ingresso intero 25 euro, ridotto 20 euro
Venerdì 4 aprile ore 19, Chiesa di San Teonisto, Treviso
Il governo dell’acqua nel mondo che cambia
Incontro pubblico con Andrea Rinaldo, ingegnere, idrologo, e Edoardo Vigna,
giornalista.
>ingresso unico 10 euro
Sabato 17 maggio ore 18, Chiesa di San Teonisto, Treviso
Musica insieme
Concerto con Giada Visentin, violino; Luca Chiandotto, pianoforte.
>ingresso unico 10 euro, grazie alla collaborazione di MEP – Music Ensemble
Publishing.
Sabato 24 maggio ore 18, Chiesa di San Teonisto, Treviso
Šostakovič: i Quartetti
con il Nous Quartet: Ekaterina Valiulina, violino; Alberto Franchin, violino; Sara
Dambruoso, viola; Riccardo Baldizzi, violoncello.
>ingresso intero 20 euro, ridotto 15 euro
Sabato 21 giugno ore 20.45, Casa Luisa e Gaetano Cozzi, Zero Branco, Treviso
Il respiro delle acque
Spettacolo di teatro e danza di Laura Boato, Lisa Durigon e Cristina Guarnieri
>ingresso unico 15 euro

Spettacoli per famiglie
Domenica 2 marzo ore 11, Chiesa di San Teonisto, Treviso
Pierino e il lupo
con l’Orchestra Giovanile LaRé, diretta da Elisabetta Maschio. Vasco
Mirandola, voce recitante
>ingresso unico 6 euro, gratuito fino ai 5 anni (età consigliata dai 6 anni)
Domenica 23 marzo ore 11, Chiesa di San Teonisto, Treviso
Monsieur René. Gardien de notes
ideato da Elisabetta Garilli
>ingresso unico 6 euro, gratuito fino ai 5 anni (età consigliata dai 6 anni)
 Biglietto famiglie:
15 euro (3 persone); 20 euro (4 persone); 25 euro (5 persone)
Prevendita: Fondazione Benetton, via Cornarotta 7, Treviso,
lun–ven ore 9/13 – 14/17 o su liveticket.it

Le sedi
Chiesa di San Teonisto, via San Nicolò 31, Treviso
Casa Luisa e Gaetano Cozzi, via Milan 41, Zero Branco (Treviso)

Programma completo
nell’area stampa del sito della Fondazione Benetton
La stagione, promossa dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche e da
almamusica433, è organizzata dalla società strumentale Culturae srl e si svolge
con il patrocinio della Città di Treviso e grazie alla vicinanza e al sostegno di
Fondazione CMB, alleato strategico nella proposta di attività culturali per la
collettività. Si avvale del contributo di Guain Costruzioni e restauri e Crema
Costruzioni snc.

Biografie
Patrizia Valduga
Nata a Castelfranco Veneto ma ormai milanese d’adozione, poetessa e traduttrice
tra le più importanti della letteratura italiana contemporanea, compagna del poeta
Giovanni Raboni, ha pubblicato moltissimi lavori, sia traduzioni che raccolte di
poesie, da quella del debutto, Medicamenta (1982), fino all’ultimo poemetto,
dedicato alla città dove ha vissuto a lungo, Belluno (2019). Donna di dolori (1991)
e Corsia degli incurabili (1996) sono gli unici suoi testi poetici utilizzati per
rappresentazioni teatrali.
Valduga fa della poesia fonte di piacere e terapia per attutire il dolore mediante la
musicalità dei ritmi e dei suoni appannaggio dell’esercizio lirico. Attraverso una
personale ricerca stilistica, la poetessa fa propria la crisi del linguaggio poetico
moderno, riuscendo a conferirgli nuova dignità letteraria grazie a un deliberato e
originale recupero delle forme più illustri della tradizione: sonetti, madrigali, sestine,
ottave e terzine. A questo abbina, con esiti talora sorprendenti, la ricerca di
un’espressione in cui l’antico e il moderno, l’aulico e il quotidiano, il sublime e il
volgare, si coniugano e si contaminano.
Daniele Di Bonaventura
Nato a Fermo, dove ancora vive, è compositore, pianista, arrangiatore e
bandoneonista, e ha coltivato sin dall’inizio della sua attività un forte interesse per
la musica improvvisata, pur provenendo da una formazione musicale di estrazione
classica. A soli otto anni ha affrontato lo studio del pianoforte, e quindi del
violoncello, percorso di studi che ha poi completato con i diplomi di composizione e
direzione d’orchestra. È musicista molto curioso e attivo, non legato a un solo
genere; le sue collaborazioni, infatti, spaziano dalla musica classica a quella
contemporanea, dal jazz alla world music, dal tango alla musica etnica, con
frequenti incursioni nel mondo del teatro (David Riondino, Lella Costa, Alessandro
Haber), del cinema e della danza.
Ha partecipato a moltissimi prestigiosi festival italiani e internazionali, ha calcato i
più importanti teatri europei, suonando e registrando a fianco di musicisti del
calibro di Enrico Rava, Miroslav Vitous, Omar Sosa, Dino Saluzzi, Ivan Lins,
Ornella Vanoni, Javier Girotto, Stefano Bollani, Jaques Morelenbaum e Arild
Andersen, solo per fare qualche nome. Oltre ad avere all’attivo una nutrita
produzione come leader, – in solo, in duo, accompagnato da un’orchestra d’archi o
dal suo storico gruppo Band’Union –, è noto al grande pubblico per la lunga e
proficua collaborazione con il trombettista Paolo Fresu.