
Erano otto gli azzurri trasferitisi nel piccolo Emirato di Ajman per partecipare al torneo “Hotel Planner Tour” dell’’UAE Challenge: Filippo Celli, Gregorio De Leo, Renato Paratore, Stefano Mazzoli, Aron Zemmer, Lorenzo Scalise, Enrico Di Nitto e Michele Ortolani. Il più qualificato era Filippo Celli, reduce da un bel quarto posto al Delhi Challenge.
C’era poi Gregorio De Leo, che ha in tasca la ‘carta’ per il DP World Tour, con due top 20 all’attivo, Stefano Mazzoli alla quarta gara, sesto nel Cape Town Open, il Paratore altalenante. Il montepremi era di 300.000 dollari con prima moneta di 48.000.
Ha parlato italiano questa tappa dell’UAE Challenge. Si è disputata all’Al Zorah Golf & Yacht Club di Ajman, negli Emirati Arabi Uniti. Era tempo che desideravo una buona notizia dal Golf. Ed eccola: Renato Paratore domina nell’Hotel Planner Tour, torneo maschile di professionisti
L’atleta ha dominato la competizione con 266 colpi (69 68 64 65, -22), due colpi di distacco dal sudafricano Ritchie secondo con 268 (-20), il solo avversario che ha tentato di inseguirlo. Cinque ne ha dati allo statunitense Dan Erickson, terzo con 271 (-17), che dopo tre giri era assurto al comando. Salvo lo svantaggio di quelle tre buche, Renato non ha più segnato bogey. Inappuntabile poi è stato nell’ultimo giro, con 65 colpi (-7).
Era partito con lo svantaggio di un colpo, ma non ha tardato a rimettersi in sesto, per poi tenere per quasi tutto il resto del gioco, ulteriormente consolidandolo.
Nel turno conclusivo ha velocemente distanziato gli avversari con un eagle e tre birdie sulle prime cinque buche; il sudafricano che lo aveva tallonato, ha dato forfait alla 17. Paratore ha così rotto il ghiaccio, assaporando il primo successo nel fondamentale circuito.
“Ho giocato ogni giorno concentrato, e sono felice” diceva l’azzurro che da quasi 5 anni non vinceva un torneo. “La sensazione è fantastica – aggiungeva sollevando il trofeo – cerco di vivere il momento. Sono riuscito a rimanere concentrato tutta la settimana, ché distrarsi è facile. Anche il putter è stato gentile con me, Il gioco è stato buono, ma è il putter che è stato determinante. Ora, rinvigorito, non vedo l’ora di giocare di nuovo”.
Un assegno di 48.000 dollari ha accompagnato il trofeo del premio a Paratore, che oggi è settimo nella Race to Mallorca.
Al successo dell’azzurro, si vanno ad aggiungere il buon gioco di Stefano Mazzoli e Filippo Celli, che hanno concluso la gara entrambi a 275 colpi (-13). Mazzoli ha chiuso con 69 (-3) per cinque birdie, e due bogey, Celli con 71 (-1), per quattro birdie, tre bogey. Per Gregorio De Leo una buona 37esima posizione, con 280 (-8). Lorenzo Scalise 44esimo con 281 (-7). Non hanno superato il taglio Enrico Di Nitto, Michele Ortolani, e Aron Zemmer. Renato Paratore va a incrementare le nuove speranza del Golf italiano: Professionista dal 2014, il 28enne romano, 91 chilogrammi distribuiti su 191 cm di altezza, ha cominciato a giocare a otto anni, a 13 già giocava sotto par. Da dilettante vince numerosi tornei, a 17 anni è suo il PGA Championship italiano, e prende la carta per l’European Tour. Vince lo Junior Orange Bowl nel 2013, conquista il titolo europeo Boys con la compagine italiana, l’oro Olimpico individuale e il bronzo a squadre con Virginia Elena Carta ai Giochi giovanili in Cina del 2014. Paolo Pilla